Mitla, Oaxaca

Mitla è un sito archeologico precolombiano e uno dei maggiori centri della cultura degli Zapotechi. Si trova nella valle di Oaxaca e deve la sua ottima conservazione al clima secco.

La valle era abbastanza isolata, ma gli Zapotechi avevano comunque contatti con altri popoli presenti in mesoamerica. Quando gli spagnoli arrivarono nella valle, lo stato zapoteco contava 500.000 abitanti, che conoscevano un sistema di scrittura, usavano due sistemi di calendari, e una società agricola che produceva mais, fagioli, chili, con l’uso di terrazze e sistemi di irrigazione nelle montagne.

Il nome Mitla deriva dalla lingua Nahuatl, dalla parola Mictlán, che era il luogo dei morti o le terre dell’oltretomba. Il nome in lingua zapoteca è Lyobaa, che significa “luogo di riposo”. Il nome quindi è una trascrizione in lingua spagnola del nome azteco. Mitla possiede mosaici raffinati, disegni geometrici che ricoprono tombe, pannelli, stucchi, e anche interi muri. I mosaici sono fatti con piccole pietre incastonate assieme senza l’uso di malta.

Siccome la città era un centro di particolare influenza nella civiltà zapoteca, venne saccheggiata e molti edifici vennero distrutti.Alcune delle stanze nella città vennero occupate da sacerdoti spagnoli.

La distruzione della città venne eseguita per ordine dell’arcivescovo Albuquerque nel 1553. I resti di pietra vennero usati per costruire chiese, tra cui la chiesa di San Pablo che si trova in cima a delle rovine.

Per arrivare al sito archeologico si passa prima in mezzo ad un mercatino, qui si possono comprare souvenirs, cose da mangiare e cappelli. Una cosa da non dimenticare mai quando si va a Mitla è il cappello, le rovina si trovano in una vallata quasi completamente senza vegetazione, il sole ci picchia forte e senza una adeguata promozione potremmo rovinarci la visita.

La costruzione della città iniziò nell’850 e continuò fino all’arrivo degli spagnoli. Il gruppo più vecchio di edifici è datato tra il 450 e il 700 e mostra uno stile simile a quello di Monte Alban. Noi fortunatamenete l’abbiamo visitata insieme a Roxana e quindi non avevamo bisogno di una guida, il mio consiglio e di contrattarne una affinchè possiate godere le bellezze del luogo fino in fondo.

Una cosa che non potrò scordare mai è la bellezza dei cieli Messicani, di un’azzuro intenso  da togliere il respiro, qui a Mitla sono contrastati dal chiarore delle rovine, uno spettacolo che toglie il fiato dalla bocca.

 

Il sito è molto vasto ed è un piacere visitarlo, gli edifici sono divisi in cinque gruppo di costruzioni sono chiamati Gruppo Sud, Gruppo Adobe, Gruppo Arroyo, Gruppo delle Colonne e Gruppo Nord.

Tutte le costruzioni dei gruppi sono allineate secondo le direzioni cardinali. Il Gruppo delle Colonne e il Gruppo Nord sono stati completamente riportati alla luce negli anni ottanta e sono visitabili dai turisti.

Negli edifici visitabili e bello passeggiare e godersi le bellissime decorazioni che abbelliscono i palazzi e li rendono ancora più particolari ed interessanti

Il tempio di Liyobaa

Il monumento simbolo di questo sito archologico è senza dubbio il tempio di Liyobaa.

Si tratta di un ampio palazzo, che si sviluppa intorno a un cortile centrale quadrato, vi si accede per mezzo di una scalinata monumentale che tuttora conserva traccia della colorazione originaria in ocra rossa. Al cortile più interno si entra per mezzo di un’anticamera dotata di tre grandi portali sormontati da architravi monolitici. È attraversato da una serie di 6 colonne monolitiche di basalto che propabilmente sorreggevano anticamente una copertura  anch’essa in pietra.

Da qui per mezzo di un passaggio coperto arriviamo al piccolo cortile centrale, sul quale si affacciano quattro camere riccamente decorate a mosaico e anticamente affrescate. I mosaici di pietra rappresentano forse l’aspetto più caratteristico dell’architettura dell’antica Mitla: si tratta di grandi pannelli costituti da molte centinaia di listelli in pietra disposti artisticamente a formare motivi geometrici ed intricati disegni. Alcuni di questi richiamano delle greche stilizzate, altri ancora onde marine, serpenti o rombi.

Senza alcun dubbio Mitla era un luogo sacro di eccezionale importanza per le popolazioni dell’Oaxaca. Lo testimonia la ricchezza delle decorazioni e la raffinatezza delle architetture in pietra. Alcuni degli architravi monolitici raggiungono un peso superiore alle 20 tonnellate, con colonne di basalto nero provenienti da cave distanti anch’esse non meno di 10 Km.

Il sito è molto curato, le aree verdi ben tenute e pulite, purtroppo per visitarlo abbiamo scelto un’orario infelice, ci avviamo di nuovo verso l’uscita con l’intenzione di visitare anche la chiesa di San Pablo.

Questa chiesa venne fatta erigere dai sacerdoti al seguito dei conquistadires spagnoli. Costruita su rovine della città doveva affermare la supremazia del nuovo credo religioso su tutta la zona, una cosa già fatta a Roma dai cristiani quando presero il potere, questa ostentazione di potere che mira a distruggere opere d’arte mi ha sempre dato molto fastidio, forse per questo sono stato molto più attratto dai venditori di nieves ( una via di mezzo tra gelato e granite) lì accanto e invece di visitare la chiesa ci siamo rinfrescati con una di queste.

Mitla per gli zapotechi era un centro di cultura ma anche un centro spirituale, devo dire che visitandola si sente nell’aria che c’è ancora qualcosa di misterioso che non sai spiegare, sarà il silenzio, sarà lo spettacolo della natura e dell’ingegno degli antichi zapotechi oppure sarà solo suggestione ma Mitla ha proprio quel non so che di magico e spirituale.

Similar Posts

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *